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"Insegniamo che le Scritture sono ispirate da DIO ed accettiamo l'intera Bibbia come la Sua Parola, unica, infallibile" (2 Timoteo 3:15-17; 2 Pietro 1:21; Romani 1:16; 1 Tessalonicesi 2:13).
L'unico fondamento della nostra fede è la Bibbia, legge perfetta
mediante cui vivere ed operare. Essa contiene tutto ciò che è
necessario per la salvezza dell'uomo. Con l'espressione "Bibbia", o
Sacra Scrittura, indichiamo ed accettiamo quei libri canonici
dell'Antico Testamento, sull'autenticità dei quali non vi è mai stato
alcun dubbio. Accettiamo l'Antico Testamento, composto da 39 libri
riconosciuti dagli Ebrei, confermati da Cristo e dagli Apostoli
(originariamente divisi in 22 libri), in quanto "a loro furono
affidati gli oracoli di Dio"
Crediamo che la Bibbia sia
assolutamente indispensabile per avere la rivelazione completa di
Dio. L'umanità "non ha conosciuto Dio con la propria sapienza" e per
questa ragione ha bisogno di una rivelazione attendibile come quella
che ci viene data dalla Bibbia.
"Insegniamo a credere e a rivolgersi all'unico vero Dio, eterno, onnipotente, creatore e signore di tutte le cose. Insegniamo che nella sua unità vi sono tre distinte persone: Padre, Figlio e Spirito Santo" (Efesini 4:6; Matteo 28:19; Luca 3:21, 22; 1 Giovanni 5:7).
Dio, ha manifestato Sé stesso dicenso il suo nome a Mosè : "Io sono"
(Yahweh), il Creatore del cielo e della terra, il Redentore
dell'umanità che si è rivelato come Padre, Figlio e Spirito Santo.
Il
Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono mai identici come
Persona, né confusi come rapporto. Il Figlio è con il Padre e il
Padre è con il Figlio, riguardo alla comunione. Il Padre non è dal
Figlio, ma il Figlio è dal Padre, riguardo all'autorità.
Lo
Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio, riguardo alla natura,
alla relazione, alla collaborazione e all'autorità. Perciò nessuna
delle Persone della Deità esiste od opera separatamente o
indipendentemente dalle altre .
Le tre Persone della Trinità sono
Uno. Esse sono unificate nella loro natura essenziale, ma hanno tre
centri di coscienza. Non sono tre Divinità separate.
La Sacra
Scrittura presenta i seguenti attributi ed atti divini di ogni
Persona della Trinità:
"Insegniamo la risurrezione dei morti, la condanna dei peccatori e la vita eterna dei salvati, i quali hanno perseverato nella fede fino alla fine" (Atti 24:15; Matteo 25:46; 24:12, 13).
Per risurrezione, s'intende la ricostituzione dell'uomo in forma
incorruttibile, negli elementi che costituiscono la sua essenza
completa.
Coloro che hanno accettato Cristo ed hanno ubbidito
alla Sua Parola risorgeranno in "risurrezione di vita", infatti
"beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione", e gli
altri in "risurrezione di giudizio" . I primi godranno appieno la
"vita eterna" con Dio; gli altri la separazione eterna da Lui.
"Insegniamo che Gesù è il Salvatore; che la sua morte espiatoria sulla croce ha salvato tutti coloro che credono in lui e soltanto il ravvedimento e la fede in lui donano la salvezza (Romani 3:22-25; Atti 2:38; 1 Pietro 1:18, 19; Efesini 2:8).
L'uomo fu creato da Dio senza peccato ma egli trasgredì
volontariamente incorrendo così non soltanto nella morte fisica, ma
anche in quella spirituale, che è separazione da Dio.
Il
ravvedimento non è un atto esteriore che si collega a qualche rito
particolare, ma è mutamento di mente e di cuore, è riconoscere che vi
è una chiara separazione fra sè stessi e Dio per il peccato commesso.
Ravvedersi è la decisione di chiedere a Gesù di perdonare i
peccati commessi. Questa decisione è accompagnata dalla fede attiva
donata da Dio al credente che si dispone ad accettare Cristo come
Salvatore.
"Insegniamo e sperimentiamo la nuova nascita per opera dello Spirito Santo; è fondamentale per la salvezza" (Giovanni 1:12, 13; 3:3; 1 Pietro 1:23; Tito 3:5).
La "nuova nascita" è l'esperienza che rende l'uomo partecipe della natura divina: "A tutti quelli che l'hanno ricevuto egli (Cristo) ha dato il diritto di diventare figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome" ;. "Egli (Cristo) ci ha largito le sue preziose e grandissime promesse onde per mezzo loro voi foste fatti partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo, per via della concupiscenza". La nuova nascita, non è una riforma o un miglioramento della vecchia natura, ma è una creazione nuova . Infatti, "se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, sono diventate nuove" . La vita nuova si manifesta ricevendo Cristo come Salvatore, si evidenzia interiormente con il perdono dei peccati e la certezza della vita eterna, sulla base delle promesse di Cristo espresse nel Nuovo Testamento e nella diretta testimonianza dello Spirito Santo. Infatti, "lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio;… eredi di Dio e coeredi di Cristo…" .
"Insegniamo e pratichiamo il battesimo in acqua per immersione, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, per attestare la nostra morte e la nostra resurrezione, dichiarando la propria fede nel signore Gesù Cristo come nostro personale salvatore" (Matteo 28:18, 19; Atti 2:38; 8:12).
Il culto della Chiesa dell'era apostolica, secondo quanto appare nel
Nuovo Testamento, non seguiva uno schema liturgico formale e rigido,
ma esso consisteva nel canto comunitario, nella preghiera spontanea,
nella lettura delle Sacre Scritture, nella predicazione della Parola,
con testimonianze, esercizio dei carismi dello Spirito Santo e
raccolta delle offerte per l'aiuto da offrire ai bisognosi e per
sostenere la diffusione del messaggio cristiano. Nell'ambito della
celebrazione del culto a Dio "in ispirito e verità", venivano
amministrati i due ordinamenti lasciati direttamente da Cristo agli
apostoli: "il battesimo in acqua" per immersione e la "cena del
Signore". Questi due ordinamenti sono rispettivamente, la
testimonianza dell'opera che Cristo compie nel credente che pone in
Lui tutta la sua fiducia e il ricordo della morte del Signore
celebrato con gratitudine.
Il battesimo, secondo la Sacra
Scrittura, consiste in una sola immersione totale del credente che si
è ravveduto dei propri peccati ed ha accettato Cristo come personale
Salvatore e Signore, dichiarandosi disposto a camminare con Lui in
"novità di vita" .
Il battesimo è amministrato secondo la formula
stabilita da Cristo stesso quando disse ai Suoi discepoli: "Andate
dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre
e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservare
tutte quante le cose che io v'ho comandato" . Tutti i riferimenti che
si trovano nel Libro degli Atti degli Apostoli, riguardanti il
"battesimo nel nome di Gesù Cristo" , non si riferiscono alla formula
battesimale, ma unicamente all'accettazione del battesimo come è
stato istituito da Gesù e amministrato in ubbidienza al Suo ordine.
Il
battesimo in acqua è una testimonianza simbolica dell'unione del
credente con Dio, come evidenza del ravvedimento manifestato e della
nuova nascita sperimentata per la fede in Cristo, secondo l'Evangelo.
"Insegniamo e sperimentiamo il battesimo nello Spirito Santo come esperienza vera e conforme alle Scritture, con il segno iniziale del parlare in altre lingue." (Atti 2:4; 2:42-46; 8:12-17; 10:44-46; 11:14-16; 15:7-9; 19:2-6; Marco 16:20; Giovanni 16:13; Matteo 28:19, 20).
Gesù ordinò "di attendere quello che il Padre aveva promesso" ai Suoi
quando erano già nati di nuovo e convertiti. Egli aveva detto loro
"voi siete netti" e "voi già siete mondi a motivo della Parola che vi
ho annunciata" . Gesù aveva affermato che i loro nomi erano scritti
in cielo (Luca 10:20) e, risorto, "soffiò su loro e disse: ricevete
lo Spirito Santo" . Il verbo "soffiò" non si incontra altrove nel
testo greco originale del Nuovo Testamento, ma è il medesimo usato
nella Versione Greca dei LXX per tradurre Genesi 2:7, dove è detto
che dopo aver formato l'uomo dalla polvere della terra Dio "gli
soffiò nelle narici un alito vitale". Cristo dunque, con questa
parola si identifica totalmente con Yahweh.
"Gesù non fa qui una
semplice promessa, non dà solo un segno di quanto doveva accadere
alla Pentecoste; ma comunica realmente lo Spirito Santo, come caparra
o primizia della maggiore e più gloriosa effusione, che doveva
avvenire alla Pentecoste. A chi domanda quale relazione passi fra
questa effusione dello Spirito e quella che avvenne alla Pentecoste,
così rispondono Moulton e Milligan: "Il dono presente si riferisce
alla vita interna degli apostoli; il dono futuro, alla loro
preparazione più esterna per l'opera; ora il Signore vuole farli
salire ad un grado superiore di vita spirituale, illuminando e
vivificando la loro anima; alla Pentecoste li renderà atti a produrre
un effetto sugli altri"
Tuttavia, essi dovettero attendere
d'esser rivestiti della potenza dall'alto e Gesù stesso dichiarò:
"Voi sarete battezzati con lo Spirito Santo fra non molti giorni" .
La
stessa predicazione di Pietro presenta lo schema cronologico
dell'esperienza cristiana: "Ravvedetevi, e ciascuno di voi sia
battezzato nel nome di Gesù Cristo (cioè con la Sua autorità), per la
remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito
Santo. Poiché per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli, e per
tutti quelli che son lontani e per quanti il Signore Iddio nostro ne
chiamerà" .
"Insegniamo e sperimentiamo la ricerca dei carismi come perte integrante del battesimo nello Spirito Santo." (1 Corinzi 12:4-11; Galati 5:22; Ebrei 13:15; Romani 12:1).
I carismi sono distribuiti dallo Spirito Santo "a ciascuno in
particolare come Egli vuole" e la loro manifestazione è data "per
l'utile comune" .
In I Corinzi 12:8-11, viene fornito l'elenco
dei "carismi" relativi alla conoscenza soprannaturale: parola di
sapienza, parola di conoscenza, discernimento degli spiriti, fede,
potenza d'operare miracoli, doni di guarigione, profezia, lingue ed
interpretazione delle lingue.
I carismi si manifestano nella
comunità cristiana "per l'edificazione, l'esortazione e la
consolazione" e vengono distribuiti dallo Spirito Santo ai credenti.
I carismi e i doni dello Spirito Santo testimoniano quindi, anche
nell'ambito della società, dell'efficacia dell'opera di Cristo nella
vita di quanti credono ed accettano per fede le promesse di Dio.
"Insegniamo che Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8) e che la guarigione divina come allora, secondo le sacre scritture, è ancora oggi viva e presente all’interno della vita del cristiano. Dio opera mediante la preghiera, l'unzione dell'olio, l'imposizione delle mani" (Isaia 53:4, 5; Matteo 8:16, 17; 1 Pietro 2:24; Marco 16:17, 18; Giacomo 5:14-16).
La guarigione divina è parte integrante del messaggio dell'Evangelo.
Cristo "ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo,
sul legno (la croce), affinché, morti al peccato, vivessimo per la
giustizia, e mediante le cui lividure siete stati sanati" .
Secondo
le Sacre Scritture questa guarigione avviene per mezzo della
preghiera, l'imposizione delle mani, "imporranno le mani agli infermi
ed essi guariranno" ; infatti i discepoli di Cristo "andarono a
predicare da per tutto, operando il Signore con essi e confermando la
Parola coi segni che l'accompagnavano".